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florence devouard

Un software libero deve aprirsi verso il mondo esterno

Concludiamo oggi la pubblicazione dell’intervista ai wikipediani “storici” francesi, le cui puntate precedenti sono 1, 2 e 3.


Il movimento Wikimedia è cresciuto molto e possiamo dire che sta istituzionalizzandosi, ossia dialoga sempre più con le istituzioni culturali. Pensi che questo sia una buona cosa?

(CC-BY-SA 2.0 France, by Rama)
Anthere dice: 'ho partecipato in quasi ogni modo immaginabile, mi manca solo fare lo sviluppatore e il membro dell'arbcom!'


Forse sono naif o non ho abbastanza fantasia, ma non vedo come un passo in una direzione che fa progredire in quantità, in qualità e accessibilità i vari progetti Wikimedia possa non essere una buona cosa! Quello che invece mi rattrista un po’ è che le istituzioni non si siano direttamente proposte loro; tante opere avrebbero potuto essere messe a disposizione sotto licenze libere o pubblico dominio da molto tempo […] quello che mi preoccupa di più, invece, è quello che viene dall’interno, ad esempio questa proliferazione di admin, di presidenti etc.. certamente necessaria, ma c’è da fare davvero attenzione a non creare spaccature, élite o caste nei nostri progetti. (Rinaldum)

Il dialogo con le istituzioni o attori culturali è certamente una buona cosa, sì. Wikimedia ha un certo peso, un impatto incontestabile e utilizzarlo per aiutare a “liberare” del contenuto e renderlo accessibile entra esattamente nel quadro dei differenti progetti dell’organizzazione. (Ryo)

Questo mi sembra normale; anzi, necessario. Un software libero deve aprirsi verso il mondo esterno, ne ha bisogno: fa parte della sua forza. Tutto il mondo ne guadagna. (Bobby)

Il progetto si è sviluppato talmente bene che è diventato una istituzione con tutti gli aspetti negativi che questo comporta. Penso che sia ineluttabile, una sorta di prezzo del successo. La sola cosa da fare, penso, è assicurarsi che non ci siano derive sui principi: la libertà del contenuto (in termini di licenza e di natura), la libertà di edizione, neutralità, gratuità e assenza di pubblicità. (Kelson)

. Seriamente, in qualità di parte del direttivo di Wikimedia France, non rispondo diversamente altrimenti la presidente mi bacchetta sulle dita. (Anthere)

Qualche parola per concludere..

Kelson: vi auguro una buona sintesi e sono ansioso di leggere i commenti degli altri dinosauri.
Poulpy: Una sola cosa: buon compleanno, Wikipedia.
Hashar: Per concludere: BE BOLD!
Lionel : Quello che penso è che per il futuro sia importante che il progetto resti fatto da esseri umani. Perché il rischio è di vedere Wikipedia, la fondazione, ecc. come un semplice repository di conoscenza morta. Invece questa conoscenza è in continua evoluzione. Dobbiamo quindi occuparci di questo, curarlo per sempre. Mi sembra importante che Jimmy Wales per la fondazione, Adrienne Alix per Wikimedia France, Florence Devouard come anziana presidente e altri, rimangano identificabli come dei portavoci della questa avventura.
Aoineko: Per finire, il mio piccolo pensiero va a due contributori scomparsi, che sarebbero sicuramente felici di vedere ciò che abbiamo fatto di Wikipedia. Pace a Nataraja e Treanna.
Anthere: Hmmm. Ora ho 42 anni. 9 anni di partecipazione a Wikipedia. E ho già avuto ampie opportunità di raccontare le mie opinioni su Wikipedia. Più di chiunque altro, forse? Come ho detto qualche volta ho partecipato in quasi ogni modo immaginabile. Tranne sviluppatore e membro dell’arbcom. Sono felice di continuare ad aiutare oggi facendo parte di Wikimedia France. Non so che cosa ne verrà. Staremo a vedere. Per ora c’è ancora la passione :)

Fonte; traduzione a cura di JR & Otourly; i wikipediani citati sono i seguenti: Aoineko, Anthere, Ryo, Poulpy, Bobby, Kelson, Hashar, Lionel, Rinaldum.

Senza le persone non c’è wiki

Wikipedia ha compiuto 10 anni circa un mese fa. Per me l’avventura è iniziata circa cinque anni e mezzo fa. Ho iniziato a contribuire a Wikipedia nell’ottobre del 2004. Mi ricordo di come ho trovato Wikipedia, ossia attraverso i “Firefox Crew Picks”, un gruppo di link che puntavano ai siti dei progetti open source/liberi più in voga che erano inclusi nel browser Firefox che all’epoca era appena uscito.
Mi ricordo anche perché ho contribuito la prima volta, ho visto che non c’era nessuna voce su Greta Garbo nell’edizione francese di Wikipedia, per cui pensai qualcosa di simile a “wow, questa è un’enciclopedia e non c’è un articolo su Greta Garbo? Non può essere una buona enciclopedia.”. Quello che non ricordo, tuttavia, è come ho trovato il pulsante “modifica“. L’ho solo trovato. Mi sono registrata subito dopo ed ho iniziato a tradurre la voce su Greta Garbo a partire dalla versione inglese. Non avevo mai visto Wikipedia prima di allora e non mi sembra che mi servirono più di 5 minuti per iniziare a modificarla. Fu, in qualche modo, abbastanza naturale.

(CC-BY-SA 3.0, Anthere)
Delphine ha scelto un nickname che gioca con il suo stesso nome: notafish. Come tutti sanno, infatti, il delfino non è un pesce!


Dal mio primo edit, tutto è andato molto veloce. Ho iniziato a modificare come una pazza, passando le notti a migliorare voci, traducendo un sacco, correggendo errori di ortografia, combattendo i vandalismi. Molto velocemente sono finita nella chat di wikipedia-fr su IRC, chiedendo a destra e a manca come modificare e come organizzare, in pratica come diventare parte di questa avventura. Non avevo alcuna idea che Wikipedia fosse free content e, francamente, non mi importava. Era divertente e, soprattutto, era piena di persone fighissime con le quali potevo interagire dal mio piccolo appartamento parigino.

Dopo qualche settimana in Wikipedia, ho avuto l’occasione di parlare con “Anthere” (Florence Devouard) che era nel board della Wikimedia Foundation. Mi chiese cosa facevo nella vita e quando risposti “event manager” lei mi rispose “Grande! Stiamo cercando di organizzare una conferenza internazionale e non abbiamo idea da dove cominciare, tu sei la persona giusta per tutto questo”. Così a due settimane dalla mia entrata in Wikipedia sono stata portata nella parte “organizzativa”, presentata a Jimmy Wales, e mi fu chiesto di aiutare con l’organizzazione della prima Wikimania (il nome fu scelto in seguito). Quello che non sembrava altro che un’avventura virtuale divenne presto un’avventura umana. Continuai a incontrare persone, prima al Fosdem [il “Free and open source developer’s European meeting”, una conferenza europea di sviluppatori di open source e software libero, NdT], poi a vari incontri locali ed internazionali. La traduzione di un mondo virtuale in un modo reale è stata una cosa abbastanza naturale per me, già da tempo bazzicavo per le chat ed avevo già incontrato un sacco di persone sulla rete che presto sono diventati amici nella real-life incontrandoci in giro per il mondo.

Più ero coinvolta nell’organizzazione di Wikimedia, meno editavo. In parallelo all’organizzazione di Wikimania, ho seguito la fondazione del capitolo francese, e sono stata sempre più coinvolta nella parte organizzativa della cosa. Inoltre ho iniziato a capire di più cosa fossero l’open source e i contenuti liberi. Ero molto attiva su Wikimedia Commons quando era all’inizio e, probabilmente, ho visto in esso il più grande risultato del mondo Wikimedia. Penso sempre che Commons abbia un potenziale tremendo e che è tenuto in piedi dalla vera cosa su cui è costruito, ovvero la sua parte “wiki”. Ma questo è un altro discorso.

La prima Wikimania venne e se ne andò. Incontrai ancora più persone, e continuai a contribuire ancora meno, ma fui coinvolta ancora più nello sviluppo organizzativo. La Foundation, i capitoli, tutte quelle cose che fanno diventare tutta la parte virtuale della conoscenza libera un po’ meno virtuale, sono state quello che mi hanno fatto restare. E sono le cose che mi tengono qui oggi. Per me, Wikipedia, e ancor di più, Wikimedia, è prima di tutto un’avventura umana. Il fatto che così tante persone in giro per il mondo condividano lo stesso ideale di portare la conoscenza a tutti, e lavorino per fare in modo che si avveri è la cosa più importante a proposito di Wikimedia. Questa missione merita tutta la mia dedizione ma, più di questo, sono dedicata alle persone perché senza le persone non c’è wiki, non c’è conoscenza e non c’è collaborazione. Posso non essere la più grande utente dei progetti, ma sono così presuntuosa da sperare che il mio lavoro (come parte dello staff, come professionista e naturalmente come volontaria) possa aver aiutato l’intero ideale Wikimedia a muovere un passetto in avanti.

Sono estremamente grata di essere stata parte di quest’avventura per i 5 e più anni già passati e spero di esserne parte per gli anni a venire. E voglio ringraziare chiunque sta rendendo quest’avventura possibile, perché senza di loro, beh… sapete… Wikipedia e i progetti Wikimedia non sarebbero diventati la risorsa che sono oggi!

Delphine